mercoledì 25 febbraio 2015

“Ti sei reso conto di dove sei?”

A questa domanda di un mio carissimo frate e padre, anche se si fa chiamare "zio" ho risposto dicendo: "diciamo che mi sto rendendo conto di dove non sono più".
Ce l'ho chiaro, l'ho sempre avuto chiaro nella mente, forse (?!?!?), che lasciare alcuni "luoghi" è difficile… ma… qui si fa l'esperienza nella "carne", si viene scorticati a volte… e non sempre il "taglio" è pulito…
E' difficile lasciare i "luoghi fisici", non solo per le "pietre", ogni luogo infatti "è abitato" da esperienze fatte, cose accadute, persone incontrate, ecco, se è difficile lasciare i luoghi fisici, quanto più è difficile lasciare i "luoghi abitati", le persone, i cammini fatti insieme, le gioie, le vittorie, le lacrime asciugate e versate… i sorrisi. Tutti luoghi benedetti.
Lasciare è un argomento che ritorna… ne avevo già condiviso proprio nella prima pagina di questo blog… , mi autocito, perché fa bene a me ricordare ciò che dico… e ciò che Dio mi ha detto… (anche il sacerdote deve ascoltare le sue parole… Dio parla attraverso di lui anche per lui… se il sacerdote è docile ;-))
Scrivevo così…
"E' chiaro in me che sono in cammino, un cammino fatto di "abbandoni", persone, cose, … prima di partire ho chiesto a Dio, poiché la porta è stretta e voglio passare per questa porta, e voglio dire il mio sì, di prendere nel Tuo cuore, di custodire tutto perché nulla vada perduto, nulla di ciò che ho vissuto… se lo trattenessi io lo perderei, e allora custodiscilo TU!
Perché tutto ciò che ho ricevuto è un dono e di doni ne ho avuti veramente tanti, incalcolabili e immeritati… ma la gratuità di Dio funziona così… e sono contento di avere avuto questi doni immeritati, perché sono tanto belli, tanta amicizie, tanto affetto, tante benedizioni… e tante occasioni per amare e di essere amato. Tanto bene!!!!"

Questo rimane, ma poiché sono in cammino, e non arrivato… si arriverà? Non so… forse mai… ma il cammino è già incontro… e qui ancora mi autocito… nella mia ultima omelia alla Porziuncola poche ora prima di partire (che qualcuno ha registrato senza dirmelo ;-) … grazie per me… mi fa bene…), "seguire Dio è incontrare Dio, e nel seguirlo già stai con Lui… c'è un "subito" che ti dice che devi cambiare qualcosa… non si può seguire il Signore senza fare scelte concrete… quando segui qualcuno, fai un passo dietro l'altro, non arrivi , non arrivi, quanta voglia di arrivare… no, fai un passo. Ma questo passo lo fai con Lui accanto, lo fai già con Lui… il Signore ti chiama ad incontrarlo, già lo incontri mentre cammini, ti sta già accanto, ti sta davanti, solo così possiamo seguirlo… il Signore chiede un taglio…" (fine citazione…)

Il Signore continua a chiedere una maggiore profondità, tagli ancora più profondi, non perché ci sia un male, me lo ridico e lo ridico, non perché ci sia un male, ma perché cresca un bene nuovo, ancora più bello e ancora più duraturo.
Il Signore sempre toglie per ridare in meglio, sempre chiede… pensiamo ad Abramo al quale Dio aveva chiesto di restituirgli il figlio della promessa, Isacco, l'amato e poi non solo non glielo toglie, ma glielo ridona "nuovo, centuplicato"… ma c'è un passaggio obbligato per riavere il dono, una strettoia da attraversare, un salto da fare nella fede… mi fido del Padre che vuole il mio bene, anche se il bene passa per deserti … ma siamo in quaresima… e allora ci stà ;-) Gesù trascorre 40 giorni "solo" nel deserto, solo con bestie selvatiche e angeli… anche noi possiamo sentirci soli… ma siamo "soli con…" apriamo gli occhi!!!!
In questi giorni per me, Dio chiede ancora questo, non un passo nella fede, ma un salto nella fede… attraversare un fiume senza che io veda il ponte e credendo che il ponte c'è… (riguardatevi credo il primo Indiana Jones… ll salto nella fede… un ponte che non si vede, ma c'è)… a volte la vita di fede non è fatta solo di passi, di fedeltà quotidiana, pur tanto difficile, ma anche di salti…
L'aiuto che mi è stato dato mi è venuto dal Vangelo di Giovanni al capitolo 17, un capitolo stupendo che vale la pena leggerlo tutto, lì Gesù "apre il Suo cuore al Padre" e racconta i Suoi desideri, le Sue fatiche, il cuore di un Figlio che si fida e può dire tutto… proprio tutto al Padre.
E noi ci ricorda Papa Francesco nel messaggio della quaresima 2015… siamo chiamati a chiedere e ad avere lo stesso cuore di Gesù : "rendi i nostri cuori simili al tuo". Avere "un cuore di misericordioso non significa avere un cuore debole. Chi vuole essere misericordioso ha bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore e aperto a Dio. Un cuore che si lasci compenetrare dallo Spirito e portare sulle strade dell'amore che conducono ai fratelli e alle sorelle. In fondo un cuore povero, che conosce cioè le proprie povertà (e io aggiungo, che non ha paura delle proprie povertà, che non si scandalizza delle proprie povertà, perché anche quelle sono amate da Dio, perchè Dio ci ama totalmente, ama noi e non il bene che facciamo) e si spende per l'altro" (Papa Francesco, messaggio per la quaresima 2015).
Ritorniamo al Vangelo di Giovanni …
Gesù riaffida "i suoi" al Padre… "erano tuoi e li hai dati a me, e hanno osservato la tua parola" (Gv 17,7) e poi … "io prego per loro, non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi" (Gv 17, 9) … "Padre santo CONSERVALI nel tuo nome, che mi hai dato, affinchè siano uno come noi" (Gv 17, 11)… ABBIANO IN LORO LA MIA GIOIA IN PIENEZZA (Gv 17, 13) … "non ti chiedo che li tolga dal mondo, ma che "LI PRESERVI DAL MALIGNO"(Gv 17, 15), CONSACRALI nella verità (Gv 17,17)… e poi la fede del Figlio che al Padre può dire "voglio": "PADRE VOGLIO che anche quelli che tu mi hai dato siano con me, dove sono io, …" (Gv 17, 24)
Gesù lascia( rimane pregando per "i suoi" e non è un modo di dire!!!), … affidando al Padre quasi "si sposta" ma per fare loro posto, li vuole fare entrare nel cuore del Padre e vuole che "i suoi" sappiano che il suo "spostarsi", il suo "fare posto", non è una fuga, non è non amore, ma è un volto nuovo dell'amore, prima il volto dell'amore era "l'ombra della presenza di Dio con un timido e debole, anche se sembrava forte, ci sono" ora il volto dell'amore è : "guarda Lui, C'E' LUI chi ti ha creato voluto e amato vuole farsi conoscere", è fare conoscere direttamente il Padre.
Possiamo vivere la fatica del non vedere, del non sentire, nel non percepire la sicurezza, il calore di una presenza, questo ci stà, e lo sentiamo, ma faremo una scoperta ancora più grande… vedremo il Padre faccia a faccia, e poi vedremo anche Gesù li accanto che contempla la bellezza che "i suoi" sono amati dal Padre e hanno conosciuto il Padre, e cosa è più bello vedere che chi ami ha conosciuto pienamente l'amore dal Padre? L'amore che tutto ha creato e voluto all'esistenza!!!!
… allora lasciare, spostarsi, fare posto…
Lo faccio nella fede in Gesù che dice… "vedrai che nulla si perderà, se tu avrai confidato in me"… e confido in Te!!!
E quindi crescerà… lasciamo tutto per avere tutto e di più…
Nulla di ciò che è amato è perduto… e in Dio, lasciato a lui, anche la polvere (scusate ma qui l'esempio è lampante per me) che si può essere inserita… o la zizzania seminata dal maligno, verrà tolta e tutto sarà più più bello, più libero e più luminoso.
Lascio, mi sposto, per non perdere nulla di quello che ho avuto… e per averlo meglio… il paradosso della fede… allora… passiamo da questa porta stretta… sapendo che si aprirà in meglio… libertà nuove che crescono e danno respiri nuovi e più belli e più profondi, e sorrisi… impensabili e ancora impensabili e non visti… ma che stanno nascendo.
Attraversare "deserti avvolti di speranza"… e forse non è tanto un tagliare che mi viene chiesto, forse in verità l'ho fatto… ma il dire il MIO "eccomi sono totalmente e pienamente qui"
"Ti sei reso conto di dove sei?"... in cammino… e ho fatto un salto… e ho trovato il ponte… ci cammino sopra… anche se non lo vedo ;-) cercando di non guardare più a dove ero… ma con gli occhi fissi a dove sono!!!!

PS… ce la farò a parlarvi di quello che faccio in missione… un giorno ce la farò spero… ;-)

2 commenti:

  1. Grazie non sono amante delle parole TAGLIARE, O FARE SPAZIO ma credo con te che siano vera strada di fede per incontrare Gesù .

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  2. ...E citando il tuo "ponte"... Indiana Jones alla fine, esce sempre VITTORIOSO dalle sue avventurose missioni! :) Buon cammino Marco! Siamo li con te..

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